giovedì 7 giugno 2018

Il Piccolo Principe - Antoine De Saint-Exupéry

Carissimi lettori e lettrici, sono felice di poter battezzare il mio nuovo angolino con la recensione di un conosciutissimo classico della letteratura francese.
Ebbene sì, non ho mai pensato di avere la necessità di leggere questo libro di minuscole dimensioni ma, qui adesso vi dico che mi sono dovuta ricredere. Ad un quarto della mia vita, a ben venticinque anni, ho deciso di prendere in mano questo titolo; ora divenuto uno dei miei preziosi tesori.
Sin dalle prime pagine si può notare come l'autore abbia un modo di vedere le cose; un tipo di prospettiva  che a mio avviso trovo travolgente, concreto e senza filtri. Ogni singola parola e frase è stata scelta con cura e mirata a trasmettere un messaggio, un argomento di discussione a chi lo legge. Per quanto mi riguarda, mi ha colpita nel profondo. Poche sono le occasioni in cui vengo conquistata da libri che non sono tra i miei generi usuali. Il linguaggio utilizzato, seppur semplice, esprime molta profondità di pensiero.
Ci viene narrata la storia di un incontro in un deserto tra un pilota  ed un giovane principe caduto da un asteroide, il B612. L'uomo si incapacita di come non sia possibile per un bambino di quell'età avventurarsi in solitaria in un posto a mille miglia da una qualsiasi dimora umana senza un minimo segno di affaticamento. Tanta è l'incredulità. Al che ad una richiesta del fanciullo di fargli un disegno, l'adulto rimane come incantato ed esegue l'ordine, nonostante non sia portato per l'arte. Tra tentavi vari riesce finalmente a soddisfare il piccolo principe. Continua quindi l'interazione tra i due.
In seguito, veniamo a scoprire di come effettivamente il piccolo principe sia finito sul suolo terrestre. Nel corso del suo viaggio intrapreso, il giovane sosta in 7 differenti corpi celesti; in ognuno dei quali fa la conoscenza dei rispettivi abitanti. Sono tutti dei personaggi peculiari che volgono a rappresentare la mente adulta, dal punto di vista del bambino. Tra questi però sul settimo pianeta, la Terra, si confronta con una volpe. Quest'ultima donerà al piccolo principe una verità che lo indurrà a realizzare che bisogna essere sempre consapevoli di come certe azioni ti possono conferire un potere su determinati soggetti.
La conclusione del libro non poteva essere più che adeguata. Dopotutto, il significato di esplorazione, quella compiuta dal giovane, non è solamente a senso unico.
E' una lettura che ricorda di come crescendo, è facile dimenticarsi di essere stati bambini e perdere un po' di quella spensieratezza e spontaneità di afferrare una seconda realtà. Probabilmente, Antoine e Pascoli erano sintonizzati sulla stessa frequenza d'onda perché, entrambi hanno saputo cogliere l'importanza del bambino presente, lasciato assopito, in noi.

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